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Non si tratta di un testo appena uscito, la prima edizione
è del 1984 e la seconda, quella che ho per le mani, del 1998. Spostando
un poco di libri sugli scaffali dello studio questa copia è caduta
a terra. Sollevandola dal pavimento mi sono tornate alla mente le situazioni
che Watzlavick, con uno stile ben diverso dallo storico "Pragmatica
della comunicazione umana" descrive con tanta ironia accompagnandoci
nell'inferno quotidiano che cerchiamo, nonostante tutto, di continuare
ad attizzare.
E' un testo che consiglio a tutti, non ci vuole molto
a leggerlo, sono solo un centinaio di pagine che si leggono con interesse,
direi che è un perfetto compagno di viaggio, magari in treno e,
come tutti i buoni viaggi, lascia dei buoni ricordi.
franco
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